Il Presidente Airi, Dr. Andrea Bairati, in un editoriale oggi sul Corriere della Sera Digital Edition riflette sulla “capacità del Paese di attrarre e formare giovani scienziati e tecnologi, occupandoli nelle aree strategiche più sfidanti della conoscenza”. Una capacità dalla quale dipende la futura forza e indipendenza industriale italiana.
“Nel mondo post-pandemico il lavoro ad alta formazione sarà più esigente e dovremo impegnarci per costruire condizioni di benessere e guadagnare la fiducia dei giovani talenti. Forse di tutti gli impatti della pandemia di cui parliamo, questo potrebbe essere il più duraturo e sarebbe bene attrezzarsi in tempo”
Per questo Airi dall’anno scorso ha deciso di lanciare le Borse di Studio “Renato Ugo” che si rivolgono ai giovani ricercatori STEM. Le borse nascono infatti dalla volontà di favorire lo scambio e la contaminazione di competenze tra mondo universitario e industriale, per delineare percorsi formativi che riescano a rispondere alle esigenze di un mondo del lavoro in continua trasformazione.
Un’iniziativa che proseguirà nel 2022 con una nuova edizione e con un progetto speciale finanziato con il crowdfunding della Rete del dono.
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24 gennaio 2022 – Corriere della Sera Economia Nord Ovest