Nuove sfide per le nostre imprese – intervista di Sara Morisani su INEDITA

In una lunga intervista rilasciata a INEDITA  – Il futuro passa di qui, magazine della Fondazione Polo Universitario METIS, Sara Morisani, direttrice di Airi, parla con Stefano Robba Corporate & Government Affairs di CRS Laghi, delle sfide che le imprese italiane sono chiamate ad affrontare per rimanere competitive.

L’industria italiana si trova ad affrontare sfide sempre nuove e con un grado crescente di complessità imposte da scenari globali in continua evoluzione: la sicurezza e la transizione energetiche, la decarbonizzazione, la sicurezza degli approvvigionamenti, della supply chain e delle reti, la raccolta e il riciclo delle materie critiche e il loro risparmio e o sostituzione, le opportunità e le criticità intrinseche alla diffusione dell’intelligenza artificiale su larga scala e in sempre più vasti campi di applicazione.

Lo sviluppo tecnologico

“Oggi lo sviluppo tecnologico va pensato soprattutto come base di una produttività e competitività che tenga conto della sostenibilità, della società e dell’ambiente”. Ricerca, innovazione, sviluppo tecnologico, sviluppo tecnologico e il relativo trasferimento di conoscenze “necessitano di azioni costanti e coordinate che sappiano adattarsi ai mutati bisogno, contesti e scenari e oggi richiedono una maggiore potenza di fuoco sia in termini economici sia in termini di competenze”, afferma Sara Morisani.

Piano di Transizione 5.0

Il nuovo Piano di Transizione 5.0, (oltre 13 miliardi di cui 6 miliardi e 300 milioni dai fondi europei REPower EU e 6 miliardi e 400 milioni già nel bilancio nazionale) rappresenta un importante balzo in avanti. Prevede infatti l’incentivazione degli investimenti in beni materiali e immateriali per favorire l’efficientamento energetico e integrare la transizione digitale con quella green. Come precisa la Direttrice Airi: “Nel merito, rispetto a Industria 4.0, la tabella B dei beni agevolabili contiene un elemento di novità che si ritiene determinante, ossia i software che comprendono sistemi gestionali di nuova generazione, se acquistati secondo le regole dettate nel Decreto. Pare evidente che sia stato colto un punto fondamentale per la crescita: oggi i software di gestione aziendale sono al tempo stesso sia uno strumento di forte digitalizzazione delle aziende (a partire dalle PMI), sia elementi potenzialmente integrabili nei processi produttivi e di gestione della conoscenza, promuovendo in tal modo un’innovazione digitale che abbraccia di fatto tutta la fabbrica, nella sua dimensione tangibile e intangibile”.

A tale proposito,  il 9 aprile 2024 Airi organizzerà per i propri Soci un incontro con il Dr. Marco Calabrò, responsabile della segreteria tecnica del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sulle modalità di accesso agli incentivi del Piano Transizione 5.0.

Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale rappresenta un altro tema strategico poiché sta inaugurando scenari inediti anche nel settore produttivo. “Le tecnologie digitali rappresentano il fattore abilitante e pervasivo, che sta rivoluzionando la nostra capacità di innovare, con un impatto in tutti i settori economici e sociali”, riprende Morisani. “Lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate di raccolta, gestione, analisi e trasmissione dei dati e la loro integrazione e utilizzo in combinazione con approcci di intelligenza artificiale stanno cambiando l’intero processo di ricerca e innovazione in tutti quei campi scientifici dove i dati, la loro analisi e le correlazioni tra essi assume il ruolo di protagonista. Serve un’attenzione continua e l’integrazione sistematica di valori, principi, requisiti e procedure etiche sin dalle prime fasi dello sviluppo di processi, prodotti e servizi con un approccio di ethics by design, su cui AIRI è impegnata da diversi anni“.

Su questo tema sarà dedicata la Giornata Airi per l’Innovazione Industriale 2024, che coinciderà con la celebrazione dei 50 anni dell’Associazione.

Economia Circolare

Sul fronte dell’economia circolare, la sostenibilità introduce un fattore competitivo assolutamente innovativo per la produttività interna del mercato europeo, in quanto coinvolge tutti gli interlocutori – azionisti, dipendenti, clienti, fornitori e finanziatori – nella generazione del valore ambientale e sociale. “È importantissimo l’apporto che ricerca e innovazione possono fornire alla decarbonizzazione del sistema produttivo, traducendo i criteri ESG in modelli di produzione e prassi industriali. Il principio virtuoso di base è quello di far comunicare R&S e Innovazione, studio del prodotto e del processo con i feed-back dal mercato, avviando le necessarie trasformazioni del ciclo di vita del prodotto e delle abitudini di consumo, formulando nuovi modelli di business”.

Nuove Competenze

“In Italia, ai problemi strutturali della formazione (ad es. minor numero di laureati STEM rispetto a altri Paesi europei e scarsa cultura digitale) si aggiunge la necessità di riorientare e rafforzare le competenze del ricercatore industriale verso una sensibilità sociale, ambientale, etica, trovandosi ad operare in contesti internazionali caratterizzati da maggiore discontinuità delle filiere”, conclude Sara Morisani.

Airi da tempo si sta impegnando affinché il quadro di competenze scientifiche e tecnologiche sia adeguato ai profili professionali richiesti dalle imprese, attraverso la scrittura e diffusione di working paper, frutto del contributo di molti soci, e le borse di studio per la migliore tesi di ricerca industriale.

L’intervista di copertina del numero di INEDITA  di marzo è dedicata a Diana Bracco, imprenditrice e filantropa, nonché Presidente e CEO del Gruppo Bracco, leader mondiale nella diagnostica per immagini e socio sostenitore di Airi.

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