“Lo stop&go normativo non produce buoni effetti in particolare su politiche come quelle in favore dell’innovazione e dello sviluppo. Strumenti come il Patent box sono utili se possono generare effetti strutturali e di lungo termine, non è un bene cancellarli dopo tre anni”. Così’ Andrea Bairati, presidente dell’Associazione italiana per la ricerca industriale (Airi) commenta l’emendamento del Governo alla legge di bilancio che corregge il regime agevolativo del Patent box, prevedendo che l’incentivo passi dal 90% al 110% ma escludendo i marchi di impresa e limitandolo a brevetti o beni giuridicamente tutelati.
“Per fare e programmare ricerca e innovazione serve programmazione di lungo respiro, specialmente in aziende come le nostre PMI, il cuore del sistema economico italiano, dove il Patent box era e resta uno strumento utile” sottolinea ancora il numero uno dell’Airi, che rappresenta 73 aziende che ogni anno investono 3,5 miliardi di euro in ricerca e innovazione.
“Protezione della proprietà intellettuale da un lato, ricerca e sviluppo dall’altro, sono processi legati ma diversi – aggiunge -. L’incremento di valore con l’innovazione è fatto molto spesso di piccoli incrementi.
Di fronte alla sfida gigantesca che aspetta le nostre imprese nei prossimi anni di transizione e trasformazione, dove la competizione sarà anche sulla capacità di proteggere la propria capacità innovativa serve una politica di lungo termine, serve la manutenzione paziente dei provvedimenti”.
(ANSA) 17-DIC-21 18:26