Innovazione responsabile: lavorare insieme per creare valore e rispondere ai bisogni della società

Innovare? Si, grazie, ma con responsabilità. Cosa vuol dire esattamente innovazione responsabile e come possiamo valutarne in modo oggettivo gli effetti e l’efficacia?

A queste domande risponde il libro Assessment of Responsible Innovation: Methods and Practices , edito da Emad Yaghmaei. Ibo van de Poel, della Delft University of Technology, che raccoglie il contributo di circa 50 esperti da università, centri ricerca, organizzazioni private di tutta Europa.

Il volume illustra strumenti per capire, misurare, monitorare e rendicontare il processo di innovazione responsabile e gli impatti sociali, ambientali ed economici ad esso collegati. Strumenti che aiutano gli innovatori ad anticipare e mitigare i rischi e a rafforzare la pianificazione strategica.

Un aspetto sempre più importante, se consideriamo l’impatto pervasivo sul modo di produrre e vivere della società di molte delle innovazioni generate dalle nuove tecnologie, cosiddette abilitanti e appunto “disruptive”.

Parlare di innovazione responsabile vuol dire fare in modo che gli innovatori collaborino lungo il processo di ricerca e innovazione (R&I) con le diverse parti interessate – ovvero i propri stakeholders – affinché i risultati dell’innovazione siano allineati quanto più possibile con i valori, le esigenze e le aspettative della società.

Già la UNI/PdR 27 del 2017 evidenzia quanto il processo di innovazione debba essere “finalizzato al progresso e al miglioramento della qualità della vita, secondo le aspettative delle diverse parti interessate e sostenibile complessivamente sul piano ambientale, sociale ed economico”.

Lo studio Innovazioni del Prossimo Futuro pubblicato nel 2020 da Airi, sottolinea come la sostenibilità sociale e ambientale rappresentino sempre più un fattore di competitività e tra i principali drivers dello sviluppo tecnologico, in maniera trasversale ai diversi ambiti produttivi.

Questa nuova pubblicazione mette a confronto diverse esperienze di innovazione responsabile, ne valuta vantaggi e i costi, i legami e le sinergie con i temi della responsabilità sociale di impresa e dello sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite.

Tra le testimonianze raccolte, quelle del progetto europeo PRISMA (Piloting Responsible Research and Innovation in Industry) e del CEN/WS 105 Guidelines to develop long-term strategies (roadmaps) to innovate responsibly, promosso da Airi e gestito da UNI. Il contributo di Airi e UNI evidenzia il ruolo della normazione tecnica – degli standard – nella gestione dell’innovazione, partendo dalla norma ISO 26000 sulla responsabilità sociale delle organizzazioni, e ripercorrendo, secondo la roadmap definita dal progetto PRISMA, le diverse norme e documenti tecnici nazionali, europei (CEN) ed internazionali (ISO) utili alle organizzazioni –grandi e piccole – per affrontare diversi aspetti della gestione dell’innovazione – la serie delle nome ISO 56000 – e dell’innovazione responsabile, quali la UNI/PdR 27 e la UNI/PdR 18.

Il sistema della scienza, della tecnologia e dell’innovazione ha la necessità di un paradigma di ricerca e innovazione che sia orientato a risultati socialmente desiderabili e che abbracci pratiche inclusive, aperte e responsabili.  Standard ben ponderati e linee guida CEN o ISO possano essere strumenti utili a codificare, organizzare e misurare le attività di ricerca e innovazione, garantendone accettabilità e sostenibilità.

Per chiunque sia impegnato nelle attività di ricerca e innovazione, il libro offre spunti di riflessione davvero interessanti sul valore dell’innovazione in termini sociali, perché innovare responsabilmente vuol dire costruire un mondo fatto bene!

INFORMAZIONI SUL LIBRO:
Assessment of Responsible Innovation: Methods and Practices
ISBN 9780367279752
Pubblicato il 12 novembre 2020, da Routledge
394 Pagine
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Author: redazione