Il convegno ha messo in evidenza le criticità della cooperazione tra ricerca pubblica e industriale e le potenzialità di alcuni strumenti e prassi per il trasferimento tecnologico caratterizzati per qualità e novità.
Si è svolto a Milano il 25 febbraio 2019, presso Palazzo Turati, il convegno “Open Science & Innovation – Nuove metodologie di dialogo tra Università e Industria e strumenti a supporto del trasferimento tecnologico.”
Programma Convegno Airi: Open Science Innovation
Durante il convegno, Airi ha evidenziato che nell’arco di dieci anni le imprese hanno quasi raddoppiato le commesse di R&S verso i Centri di ricerca pubblici e le Università; sono più che raddoppiate anche le commesse di R&S verso imprese italiane non appartenenti allo stesso gruppo mentre si sono dimezzate le commesse verso i Centri di ricerca privati italiani.
Allo stesso tempo è cambiato anche il grado di integrazione tra reti digitali industriali e la diffusione del mobile, del web semantico e della big data analysis che dieci anni fa era ancora una prospettiva. Tuttavia ancora nel 2018 resta ampio il divario tra grandi e piccole imprese nel livello di digitalizzazione: poco meno della metà delle grandi imprese e pochissime PMI ha alti livelli digitali.
Questa situazione si somma alla necessità di strutturare moderne collaborazioni pubbliche-private in un’ottica di competitività, che mettano al centro il prodotto quale insieme di componenti integrate (es. competenze, brevetti, tecnologie abilitanti, interesse sociale).
Comunicato Stampa Airi Open Science Innovation
Nell’ambito del convegno sono emersi alcuni casi virtuosi da parte di reti di uffici di trasferimento tecnologico che hanno aumentato la complementarietà, la collaborazione, la capacità e lo sviluppo di linguaggi comuni con l’industria. Questi casi possono fornire prassi concrete di metodo e di formazione delle risorse per migliorare la qualità della collaborazione all’interno di altre strutture pubbliche, favorendo un quadro premiale rinnovato.
Metodologie di dialogo Università- Industria: casi di studio.
Il rapporto tra grandi industrie e università ha permesso lo sviluppo di pochi ma validi meccanismi cooperativi funzionanti: ad esempio i cosiddetti contratti quadro che si basano su tempi di R&S di medio-lungo periodo, lo sviluppo di possibili metodi di co-gestione della proprietà intellettuale, oppure l’apertura alle start up e spin off nella strutturazione di progetti di innovazione.
Valorizzazione in house e trasferimento tecnologico via licensing out. L’esempio della tecnologia e-vpms (Eni Vibroacustic Pipeline Monitoring System).
Laura Zanibelli, Senior Knowledge Owner R&D Valorization & Services, Eni
Il processo di selezione delle migliori Start Up e Spin Off nella strutturazione dei progetti di innovazione.
Giovanni Tula, Head of Innovation & Sustainability, Enel Green Power
Un modello concettuale di contratto standard per la collaborazione pubblico-privato nella gestione della Proprietà Intellettuale.
Natale Pimpinelli, ex-IPR Manager, HeidelbergCement
Rilevanza dell’IP per il successo di imprese spin off. L’alta formazione dell’High Tech Business Venturing.
Monia Gentile, Responsabile U.O. Valorizzazione Ricerca, Scuola Superiore Sant’Anna
Rete COIN (Collaborative Open Innovation Network) per la collaborazione aperta con le PMI.
Marco Santoro, Eidon Lab
Un ponte tra la ricerca universitaria e l’impresa: il caso Materias.
Luigi Nicolais, Presidente Materias
Il Consorzio INSTM, una realtà di successo nel panorama della ricerca italiana e internazionale.
Luigi De Nardo, INSTM – CMIC Politecnico di Milano
Open Innovation. L’approccio dell’UNIONCAMERE.
Giuseppe Salonia, Responsabile Servizio Innovazione e I.P. UNIONCAMERE
Strumentazione a supporto della cooperazione pubblico-privato.
Strumenti finanziari
La collaborazione aperta può essere sostenuta con incentivi mirati e differenziati: una programmazione pubblica pluriennale che incentivi la cooperazione pubblico-privato tra grandi imprese e Enti pubblici di ricerca su iniziative importanti di ricerca e sviluppo e un sistema premiale per stimolare azioni tecnologiche dimostrative della piccola-media impresa in collaborazione con l’università, grazie, ad esempio, ai collaudati fondi per il “proof of concept”.
Gli incentivi nazionali ed europei per la collaborazione nella RS&I, uno sguardo internazionale.
Giuseppe Mele, R&D and Innovation Manager, Ayming
Fondo ENEA per il Proof of Concept (PoC).
Paolo Anselmo, IBAN
Gateano Coletta, Servizio Industria ed Associazioni imprenditoriali, ENEA
Incentivare lo sviluppo di tecnologie in Università: bando Proof of Concept.
Paola Cacciatori, Responsabile Unità Servizi per il trasferimento tecnologico, Università di Pisa
Strumenti digitali
Nuovi canali digitali di connessione tra imprese ed enti, promossi e gestiti da personale qualificato al trasferimento, devono sfruttare le potenzialità del web semantico, dei dati aperti e dei database pubblici in modo da guidare amichevolmente l’utente. Per far questo le applicazioni possono essere progettate con il ricorso al disegno strategico, basato sull’esperienza degli utenti, ad esempio manager della R&S, docenti, ricercatori pubblici e privati, startupper.
Innovation Flow: il portale della ricerca farmaceutica per la network innovation.
Giuseppe Caruso, Capo Area Ricerca – Direzione Tecnico Scientifica Farmindustria
WISER: Un motore di ricerca semantico per la ricerca di esperti.
Paolo Ferragina, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa
Portale per il Knowledge Exchange Program (KEP).
Marco Casagni, Vice Responsabile Direzione Committenza, ENEA
Le Camere per l’innovazione digitale d’impresa: il progetto PID.
Ilaria Bonetti, Responsabile Area Innovazione e Progetti, Innovhub-SSI
Open Isme: strumento di Open Innovation per le PMI.
Roberto Santolamazza, Direttore t2i – trasferimento tecnologico e innovazione – Azienda partecipata dal sistema camerale Veneto
Modalità operative per la gestione della proprietà intellettuale
La sessione ha illustrato come la collaborazione tra ricerca industriale e gestione della proprietà intellettuale consenta anche di indirizzare le scelte di prodotto più coerentemente con le diverse aree di mercato.
L’evoluzione dei rapporti Università-Industria verso l’open innovation.
Roberto Tiezzi, Responsabile Trasferimento Tecnologico, Politecnico di Milano – Netval
Come costruire un network per la gestione IP con l’outsourcing.
Paolo, Rezzaghi, IPR Manager, Brembo
Creazione e ruolo di una funzione IP aziendale interna.
Alessandro Leganza – Heads of Patents – F.I.S. SpA.