Cosa prevede la manovra 2019 per la Ricerca e Innovazione

Alcune misure di interesse per la ricerca e l’innovazione nel documento programmatico di bilancio 2019 trasmesso dal governo alla UE in risposta alle raccomandazioni specifiche che la Commissione europea presenta a ciascun paese membro su “ciò che può essere realisticamente conseguito nei successivi 12-18 mesi”.

Tra le raccomandazioni specifiche presenti nel documento la n. 4 afferma:
[…] Promuovere la ricerca, l’innovazione, le competenze digitali e le infrastrutture mediante investimenti meglio mirati e accrescere la partecipazione all’istruzione terziaria professionalizzante.

A questa più esplicita si affiancano anche le raccomandazioni specifiche collegate alla competitività e innovazione.

Alle raccomandazioni seguono una serie di azioni previste e – in attesa della formulazione definitiva dopo tutti i passaggi istituzionali – se ne possono evidenziare alcune per la ricerca, l’innovazione e la competitività. Di seguito abbiamo suddiviso le azioni di diretto e indiretto interesse per la ricerca industriale:

Azioni di diretto interesse 2018-2020:

  • Programma nazionale per la ricerca
  • Crescita e sviluppo imprese: Impresa 4.0 e contrasto alle delocalizzazioni
  • Start up e PMI innovative, Blockchain e Intelligenza artificiale

Azioni di indiretto interesse 2018-2020:

  • Mobilità sostenibile, Economia circolare
  • Sanità digitale
  • Piano Triennale per l’ICT nella PA cybersecurity
  • Piani per la formazione dei docenti, Scuola Digitale, Scuola inclusiva
  • Piano nazionale per gli investimenti pubblici e rafforzamento PPP.

Obiettivi di R&S
Si consideri che l’obiettivo indicato al 2020 per quanto riguarda la R&S, è di portare l’incidenza percentuale della spesa per R&S sul PIL allo 1,53%, dunque un incremento dello 0,15% rispetto alle attuali stime Istat (1,38% nel 2016 e 1,34% nel 2015).

Per raggiungere questo obiettivo le misure riguardano principalmente il Piano strategico pluriennale per l’università e il Programma Nazionale per la Ricerca 2015 – 2020, e una serie di ulteriori piani e misure per la Scuola e l’Educazione:

  • Rafforzamento del venture capital e del Piano ‘Impresa 4.0 e promozione dell’innovazione tecnologica per sostenere le imprese nelle attività di ricerca e innovazione.
  • Disegno di legge recante misure a favore delle start-up innovative (cd. Fondo venture capital per start up innovative) collegato alla manovra di finanza pubblica. Semplificazioni amministrative (anche con l’uso di strumenti ICT); riduzione dei costi per tutta la durata dell’iscrizione della società nella sezione speciale del registro delle imprese.
  • Incremento delle risorse destinate alle università e agli enti di ricerca. Piano strategico pluriennale per l’università e la ricerca. Misure per migliorare la crescita professionale dei ricercatori: incentivi al sistema di reclutamento (piano straordinario di assunzioni) e alle progressioni di carriera degli accademici e dei ricercatori. Misure per facilitare il rientro dei giovani talenti in Italia.
  • Avvio dell’aggiornamento del Programma nazionale di ricerca 2015-2020.

Nel concreto delle misure collegate al Piano Impresa 4.0, il sostegno al sistema della ricerca industriale trova applicazione nella:

  • Ulteriore proroga Super e iper-ammortamento. Competitività e rilancio investimenti ‘Proroga con riduzione per il 2019 del regime dell’Iper ammortamento (175% + 120% software).
  • Proroga del bonus fiscale sugli ammortamenti connessi agli investimenti in macchinari e attrezzature effettuati nel 2019 per contribuire al rinnovamento del capitale produttivo delle imprese, con alcune modifiche nell’entità.

Altre misure di dettaglio, collegate alla competitività e innovazione, coinvolgono lo specifico interesse della ricerca industriale:

  • Start up innovative; Sviluppo della tecnologia blockchain, investimenti nell’Intelligenza Artificiale e potenziamento delle misure contenute nel Piano ‘Impresa 4.0’.
  • Strategia nazionale per Banda Ultra Larga: semplificazione della governance. Sviluppo del 5G e sperimentazione di piattaforme digitali di nuova generazione. Sviluppo della fibra: nuovi modelli di partenariato pubblico-privato.
  • Revisione del codice degli appalti. Task force per la centralizzazione delle informazioni sulle opere pubbliche in corso. Valorizzazione del partenariato pubblico-privato (PPP) attraverso la definizione di un contratto standard.
  • Contrasto al fenomeno delle delocalizzazioni (Decreto Dignita – D.L. 87/2018). Revisione dei benefici ricevuti per investimenti in caso di: i) mancato rispetto del target occupazionale; ii) delocalizzazione fuori dallo Spazio Economico Europeo; iii) qualsiasi delocalizzazione se l’investimento è legato a una specifica area.

A queste si possono aggiungere misure collegate a obiettivi di sostenibilità ambientale che nel loro complesso possono stimolare attività di ricerca e innovazione:

  • Promozione dell’’economia circolare’: razionalizzazione e armonizzazione della normativa ambientale in materia di rifiuti. Misure per massimizzare l’efficienza del recupero dei materiali. Sviluppo del lavoro ecologico e ‘decarbonizzazione’ e ‘defossilizzazione’ della produzione. Attuazione di norme di semplificazione amministrativa in tema ambientale.
  • Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima – in fase di definizione e da presentare alla Commissione UE entro la fine del 2019 – con attenzione particolare alla mobilità sostenibile (in particolare mobilità elettrica).
  • Disegno di legge sulla mobilità sostenibile per favorire il passaggio ai veicoli elettrici e Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici.
  • Disegno di legge recante introduzione di un regime fiscale agevolato per le aziende che implementano strategie di riduzione dell’inquinamento (c.d. Ires verde)

Ulteriori misure di potenziale indiretto interesse per la ricerca industriale sono legate agli investimenti per gli impianti, la concorrenza e la semplificazione fiscale e l’innovazione telematica della Pubblica Amministrazione.

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Author: adele