Dal 1995 Airi elabora il volume «Le Innovazioni del prossimo futuro – Tecnologie prioritarie per l’industria», che raccoglie le previsioni tecnologiche elaborate grazie al contributo delle imprese e degli enti di ricerca associati, in collaborazione con qualificati partner pubblici e privati. Dal 1995 a oggi abbiamo maturato anche una visione storica sull’andamento della tecnologia italiana.
Il rapporto è un contributo collaborativo alla cultura industriale del Paese che ci rende particolarmente orgogliosi.
Il primo valore aggiunto delle Tecnologie prioritarie per l’Industria risiede nel condividere e fare rete su un tema comune, il secondo è quello di promozione e advocacy, verso le istituzioni. Infatti, quest’analisi così complessa è ovviamente materiale di studio e riflessione per gli addetti ai lavori, ma anche un contributo al decisore, alle Istituzioni nazionali e regionali, in quanto frutto di una effettiva cooperazione tra ricerca industriale e pubblica.
Come definiamo le tecnologie prioritarie?
“Le tecnologie prioritarie sono definite come tecnologie ad alto impatto socioeconomico per il tessuto imprenditoriale e l’economia nazionale. Sono tecnologie abilitanti e sistemiche su catene del valore legate a uno o più settori produttivi, caratterizzate da un rilevante impatto rispetto a una o più delle seguenti dimensioni: industriale (investimenti, capacità abilitante), politico ed economico (es. competitività, lavoro, politiche di investimento), sostenibilità etico, sociale e ambientale, implicazioni legali (es. necessità o capacità di rispondere a sfide e driver normativi)”.
Come vengono selezionate?
Vengono individuate oltre 100 tecnologie prioritarie attraverso i seguenti criteri:
- Impatto politico ed economico
- Impatto industriale
- Innovatività e time to market
- Impatto etico, legale, sociale e ambientale
Airi lavora anche per sostenere lo sviluppo in Italia delle Tecnologie Abilitanti e delle loro applicazioni affinché possano dispiegare tutta la loro sinergia con le Tecnologie Prioritarie. Riteniamo che favorire lo sviluppo in Italia delle Tecnologie Abilitanti e delle loro applicazioni è necessario per:
- catalizzare il rapporto tra ricerca pubblica e privata e finalizzarlo alla prototipizzazione di nuovi prodotti e servizi;
- promuovere un trasferimento tecnologico più efficace;
- valorizzare e diffondere le competenze anche attraverso una maggiore mobilità della figura del ricercatore;
- supportare i Sistemi regionali nella definizione delle Smart Specialization Strategies;
- avanzare proposte per una semplificazione e una maggiore efficacia degli strumenti nazionali e regionali di agevolazioni alla Ricerca, al fine di adeguarli alla necessità di recuperare quel gap tecnologico che l’Italia corre il rischio di accrescere a livello globale.
Nel settore delle Nanotecnologie e dei Nanomateriali Airi svolge un’attività specifica, non solo per quello che concerne le possibili applicazioni, ma anche in termini di risk-governance e di safe by design.
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