A livello mondiale l’OECD prevede nel 2021 una spesa in Ricerca e Sviluppo (R&S) in crescita rispetto all’anno precedente.
L’andamento positivo dopo lo shock pandemico del 2020 tiene conto della fisiologica ripresa delle attività produttive e, a livello globale, di dinamiche inflattive ancora sotto controllo.
Parliamo infatti di una crescita degli investimenti in R&S del +4,7% a prezzi costanti (rif. 2015) e del +7,4% a prezzi correnti.
La pandemia ha colpito soprattutto l’Unione Europea che nel 2020 subisce la maggiore contrazione della spesa in R&S in termini reali (-2,3%), spinta dalla riduzione degli investimenti in R&S delle imprese (-3,5%).
Per questo, sempre in termini reali, pur se il tasso di crescita degli investimenti in R&S della UE previsto nel 2021 (+3,9%) è inferiore rispetto ai paesi OECD (+6,3%), siamo di fronte a un risultato incoraggiante rispetto a un punto di partenza sfavorevole per l’Europa.
Nel complesso della UE il tasso di disoccupazione nella R&S, che coinvolge il personale con almeno una laurea, aumenta nel 2020 ma si riduce sensibilmente nel biennio successivo. Nel 2020 aumentano anche gli studenti universitari nella UE (+7%) e nelle discipline delle scienze e matematica (+5%), ICT (+7%), Ingegneria e costruzioni (+1%).
I più recenti dati dell’ Ufficio Europeo Brevetti (UEB) riportano un calo trascurabile nel complesso delle domande di brevetto nella UE nel 2020 (-0,6%) e una ripresa già nel 2021 (+4,7%).
Da un punto di vista socio-economico è interessante notare che: nel periodo di picco pandemico nel 2020 a trainare sono le domande di brevetto nel settore Pharma (+8,3%) e Med (+9%); in corrispondenza delle interruzioni delle filiere trainano le domande di brevetto il settore delle Computer technologies (+11,7% nel 2021) e delle Digital communication (+11,2% nel 2022); in corrispondenza di un maggiore problema di approvigionamenti energetici aumentano le domande di brevetti nelle Electrical machinery/Energy (+18,2%) nel 2022.
Più ampia è la riduzione delle concessioni di brevetti nella UE nel 2021 (-18,6%) e nel 2022 (-24,9%), meno rilevante invece risulta quella delle concessioni di brevetti negli Stati Uniti (UPSTO) nello stesso periodo (2021: -6,1; 2022: -3,5%).
L’incognita inflazione sull’intensità della R&S ‘21-‘22
Stando all’OECD il quadro mondiale complessivo della R&S sembra aver retto al periodo pandemico del 2020 con prospettive di crescita già nel 2021.
Sarà però necessario valutare se la tendenza alla crescita della R&S sia un fattore strutturale di ripresa, anche alla luce delle dinamiche inflattive. Stando ai dati della Banca Mondiale, queste riprendono a livello globale già dal 2021, soprattutto per l’Europa, con previsioni Istat al rialzo per l’Italia anche nel ’22 e ‘23.
Il differenziale inflattivo risulta infatti un fattore problematico per le imprese e dovrà essere valutato nello specifico della R&S soprattutto per quanto riguarda l’andamento dei prezzi delle materie prime, anche energetiche, per effetto della guerra russo-ucraina e del re-shoring delle filiere. Si tratta di un complesso di fattori che potrebbero frenare la crescita del PIL mondiale per il biennio 2022-2023.
Depurata dall’inflazione, l’OECD stima nello specifico delle imprese (nel perimetro della sua organizzazione) un 6% di crescita della R&S nel 2021 e un 4% nel 2022 (rispetto al 14% in termini nominali).
L’erosione del PIL dovuto all’inflazione potrebbe influenzare, infatti, la cosiddetta intensità della ricerca e sviluppo (ovvero lo stock di investimenti complessivi in R&S sul totale del prodotto interno lordo), attualmente stimata dall’OECD al ribasso per il 2021.
Ricordiamo quanto accaduto in Italia nel 2020: a un calo della spesa nazionale in Ricerca e Sviluppo (-4,7%, prezzi correnti) è corrisposto un aumento del rapporto tra spesa in R&S e PIL (attestato a 1,51%).
Questo incremento è stato un “effetto ottico” dovuto all’erosione del PIL nazionale per via dell’inflazione, pertanto l’incremento è risultato maggiore del calo registrato dalla spesa in R&S.
Tutti i dati sono disponibili per i Soci Airi in R&S Dati statistici di aprile 2023
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