L’innovazione in campo scientifico e tecnologico identifica un complesso ambito di attività che possono produrre degli impatti positivi per il benessere e la qualità della vita delle persone. Al contempo, l’innovazione scientifica e tecnologica può anche generare rischi e problematiche etiche e sociali.
Oggi si è consapevoli che tali questioni, data la loro complessità, non possono essere affrontate unicamente dai decisori politici, in accordo con scienziati ed esperti di vari settori e discipline, ma è necessario rendere partecipi gli attori sociali, organizzazioni della società civile e cittadini. Quest’ultimi, infatti, nell’ambito dei processi di innovazione, esigono informazioni precise e un elevato livello di trasparenza e sempre più spesso richiedono, un proprio coinvolgimento attivo: processo di co-creazione.
L’impegno di Airi
Airi è da tempo attiva su questi argomenti, soprattutto in relazione allo sviluppo delle tecnologie abilitanti.
A livello nazionale, insieme al socio CNR e con il coinvolgimento di Apre (Agenzia Per la Promozione della Ricerca Europea), ha attivato un gruppo di lavoro, che ha portato alla pubblicazione di due report:
A livello europeo, partecipa da diversi anni ad alcuni progetti incentrati su queste tematiche:
- GoNano, SocKETs e NanoDiode (co-creation, co-design e citizen engagement);
- PRISMA, FIT4RRI e Responsible Industry (Responsible Research and Innovation e stakeholder engagement).
L’esperienza maturata a livello nazionale ed europeo ha anche portato l’Associazione a coordinare un gruppo di lavoro in ambito CEN per sviluppare la linea guida CEN CWA 105 “Guidelines to develop long term strategies (roadmaps) to innovate responsibly”, collegata alla norma sviluppata con UNI a livello italiano UNI/PdR 27 “Linee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per l’Innovazione Responsabile”.
Come realizzare social engagement: il progetto SocKETs
Come coinvolgere concretamente i cittadini nei progetti di ricerca e innovazione? Come raccontare loro i progressi della scienza e della tecnologia e coinvolgerli per affrontare le nuove sfide sociali?
Le attività di Airi in quest’ambito proseguono con il progetto SocKETs, che ha l’obiettivo di sviluppare metodi e strumenti per il coinvolgimento di attori sociali nei processi di innovazione tecnologica.
Il progetto, inoltre, raccoglie e promuove le “Societal Engagement Stories”: esempi concreti di come sia possibile coinvolgere la società nella ricerca e innovazione, in particolare per bioeconomia, sostenibilità ambientale e robotica, dove le tecnologie abilitanti e “disruptive” possono incidere radicalmente sul modo di produrre e vivere della società.
La co-creazione e la bioeconomia: AllThinghsBio
Come sensibilizzare i cittadini a scegliere consapevolmente i prodotti che usiamo tutti i giorni? Come spingerli a chiedersi con quali materiali sono stati realizzati?
Risponde il progetto AllThinghsBio, che vuole conoscere cosa pensino i consumatori dei prodotti realizzati a base organica e in generale il loro atteggiamento verso la bioeconomia.
Il progetto sta sviluppando un videogame e un’app per cellulari, The birth of the BioHero, per sensibilizzare i cittadini sulla bioeconomia come alternativa economica sostenibile in quattro aree della nostra vita quotidiana: packaging alimentare, moda & tessile, lavoro & carriera, bambini & scuole.
La co-creazione del game coinvolge esperti di vari campi, cittadini e scuole da cinque Paesi (Germania, Belgio, Paesi Bassi, Italia ed Estonia).
La dinamica del gioco permette all’utente di diventare un BioHero che aiuta l’umanità a rendere il proprio stile di vita più biologico e sostenibile in 8 missioni consecutive, risolvendo quiz e compiti, gareggiando con altri BioHeroes e imparando nozioni sulla bioeconomia.
La co-creazione e la sostenibilità ambientale
Come coinvolgere in modo sinergico decisori politici, industrie, esperti scientifici e cittadini in azioni concrete contro gli effetti, ormai evidenti, del cambiamento climatico? Come creare insieme delle competenze?
Nell’ambito del progetto TeRRIFICA, è stato creato un innovativo strumento di crowdmapping attraverso il quale chiunque può indicare segnali positivi e negativi relativi alla temperatura, all’acqua, al vento, alla qualità dell’aria e del suolo del territorio in cui si vive. I dati vengono raccolti e permettono di individuare le aree di maggiore criticità, allo scopo di adeguare le attuali politiche ambientali regionali e nazionali. Attraverso il processo di co-creazione, i partecipanti non si limitano a segnalare i pericoli, ma progettano possibili soluzioni.
Una migliore accettazione da parte dei cittadini di soluzioni impopolari, come la limitazione del traffico dei veicoli privati o la promozione di comportamenti attenti all’energia, rappresenta uno degli effetti positivi di questo approccio.
La co-creazione e la robotica responsabile
Come conoscere le preoccupazioni, le paure e le speranze che i cittadini nutrono di fronte alla crescente implementazione nella società della tecnologia robotica?
Nell’ambito del progetto Robotics4EU si è deciso di dare voce ai cittadini da diversi Paesi che, coinvolti con specifici sondaggi, hanno influenzando direttamente le fasi di sviluppo dei robot.
Inoltre, le risposte sono state raccolte e analizzate in un rapporto che sarà presentato alle parti interessate e ai responsabili politici di tutta Europa. Dalle risposte si evince come i cittadini da una parte nutrano fiducia verso le tecnologie robotiche e dall’altra provino il timore che tali tecnologie possano modificare completamente il mondo del lavoro, ad esempio eliminando alcune figure professionali.
Per questo, i cittadini coinvolti nella consultazione si sono dimostrati favorevoli a definire nuove regolamentazioni e certificazioni per la tecnologia robotica, con il coinvolgimento di tutti gli organismi di regolamentazione, a partire dall’l’Unione Europea e dai governi internazionali.
Per conoscere tutte le pratiche di co-creazione – Societal Engagement Stories – clicca qui
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