Progetto DIME: Dispositivi Medicali Elastici in urologia

Dispositivi Medicali Elastici in urologia - Progetto DIMESi stima che la percentuale di persone sopra i 65 anni raddoppierà nei prossimi anni, passando dal 8% del 2015 al 16% nel 2050.

Una delle sfide più importanti nel breve periodo consiste nell’affrontare i problemi sociali e sanitari connessi alla crescita della popolazione e al suo conseguente invecchiamento. Sarà l’innovazione tecnologica di prodotti e sistemi che consentirà di modificare radicalmente l’assistenza sanitaria in tutte le sue fasi.

Nella catena del valore dell’industria biomedicale,  si inserisce il progetto DIME – Dispositivi Medicali Elastici in Urologia; i ricercatori del Centro NAST, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi di Roma Tre, stanno realizzando dispositivi elettroattivi basati su substrati polimerici biocompatibili dedicati ad applicazioni in ambito biomedicale. Il dispositivo proposto è infatti un prodotto innovativo frutto di Ricerca e Sviluppo: costituito da un sensore fisico miniaturizzato e biocompatibile, grazie a opportuna ingegnerizzazione, diventerà prototipo di un prodotto in grado di monitorare, anche con metodiche ICT, il paziente, consentendo di migliorare la sua qualità di vita.

La disponibilità in grandi volumi di sensoristica elettronica ha consentito di spostare l’assistenza sanitaria da ospedaliera a livello locale e distribuita, con la possibilità di informare in tempo reale il medico di riferimento producendo una serie di vantaggiose ricadute, sia per il paziente stesso, che gode di un controllo continuo, sia per l’ambiente, con una riduzione dell’impatto ambientale generato dagli spostamenti dei pazienti stessi.

I risultati ottenuti dal progetto sono di primario interesse per il sistema imprenditoriale dei sistemi biomedicali, ma non si possono escludere interessi e ricadute più ampie, considerato che l’impresa manifatturiera sta attuando un intenso processo di automazione e digitalizzazione. Quindi, l’interesse delle aziende che si occupano di sensori biomedicali potrà essere anche più ampio rispetto alle sole applicazioni urologiche.

Il gruppo ha avviato collaborazioni nel settore delle imprese con l’IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo INM NEUROMED e con Engineering Ingegneria Informatica S.P.A., per l’implementazione di algoritmi di data mining, per analisi in tempo reale del segnale registrato dai dispositivi e per lo sviluppo di piattaforme per il monitoraggio in tempo reale e processamento dei segnali corticali e di parametri biometrici.

SCOPRI IL PROGETTO

Riferimento: FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – Programma Operativo regionale del Lazio, Programmazione 2014-2020, Progetti Gruppi di Ricerca 2020 – protocollo GeCoWEB n. A0114-2017-14829, CUP F85F18000120007.

Partner/proponente: Università degli studi di Roma Tor Vergata-Centro NAST (Centro Interdipartimentale Nanoscienze)/ Dipartimento di Scienze- Università degli Studi Roma Tre – Coordinatore del Progetto la Prof.ssa Silvia Licoccia

Coordinatore dell’UdR Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento di Scienze: Dott. Luca Tortora

Collaborazione: Airi – Associazione italiana Ricerca Industriale

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Author: redazione