La partecipazione è fondamentale per il futuro dell’edilizia

SocKETs LabItaliano II workshopDurante il SockETS Lab italiano abbiamo tenuto con alcuni esperti un ciclo di incontri dedicato al tema delle tecnologie per le costruzioni sostenibili, parlando anche dell’importanza di coinvolgere tutti i portatori d’interesse: ricerca, imprese, enti pubblici e soprattutto cittadini.

Ecco l’opinione di Edoardo Zanchini (Legambiente), Pierfrancesco Maran (Assessore del Comune di Milano), Sara Grassi (Associazione Nazionale Costruttori Edili – ANCE – Lombardia) e Stefania Striato (Green Building Council Italia – GBC), con cui avevamo già parlato di edilizia e costo dell’energia e del bisogno di nuove norme.

Sinergie e partecipazione

È fondamentale il coinvolgimento di tutti gli attori in gioco lungo la filiera edile perché, come dice Stefania Striato di GBC, ognuno ha le proprie responsabilità, compiti e azioni che può e deve svolgere, per creare sinergie e nuove opportunità.

Ripensare il settore con quest’ottica porta diversi vantaggi: trovare le nuove competenze di cui c’è bisogno e risolvere i problemi posti dalla transizione all’economia circolare, precisa Edoardo Zanchini di Legambiente, ma anche confrontare diversi punti di vista per raggiungere obiettivi il più possibile condivisi e accettati dalla collettività.

Prima di tutto serve però una visione chiara della trasformazione che si vuole portare avanti sul territorio, che serva come riferimento durante tutto il processo.

Informazione e tempistiche

Per questo è fondamentale l’informazione.

Sara Grassi di ANCE sottolinea che gli utenti finali, i cittadini, devono essere supportati da soggetti tecnici che gli consentano di affrontare anche temi molto specifici o tecnici, che altrimenti magari non sarebbero alla loro portata. Solo così potranno farsi portavoce consapevoli dei loro bisogni e della loro visione per il miglioramento del contesto urbano.

Sulla stessa linea l’Assessore del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, che aggiunge un altro elemento: le tempistiche. Parlare del nostro futuro e crearlo insieme è fondamentale, ma il cambiamento è rapido, sia nelle tecnologie, sia nelle istituzioni, sia nei cittadini stessi. Un processo partecipativo è democratico, ma per essere efficace dev’essere anche abbastanza rapido. Altrimenti, c’è il rischio che i cittadini che hanno partecipato non riescano a vedere e vivere l’opera che hanno contribuito a creare, se i tempi di realizzazione sono troppo lunghi.

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